Broussonetia o Albero della Carta

Broussonetia (Morus) papyrifera

  • Famiglia: Moraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Alberi e arbusti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -5 | 1 °C
  • Altezza: 4 — 8 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Per piante verdi, Per piante mediterranee
  • Larghezza: 4 — 8 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Chiamato anche albero della carta o gelso da carta, è originario dell’Asia orientale, dalla Cina alla Birmania e fu introdotto in Europa alla metà del XVIII secolo. Raggiunge i 10 m di altezza. La chioma è molto espansa orizzontalmente, costituita da foglie grandi, ovato-lanceolate, dentellate sui margini, color verde intenso sopra, grigiastre e tomentose sotto. È una pianta dioica: in maggio gli alberi maschili producono piccoli fiori giallognoli raggruppati in spighe all’ascella delle foglie; quelli femminili portano piccoli capolini sferici e compatti di fiorellini verdastri ridotti al solo pistillo. Il frutto ha un curioso nome botanico: è un sorosio, come la mora dei gelsi, ma in questo caso non commestibile per l’uomo.

Consigli di coltivazione

Si adatta a qualunque situazione: sole o ombra, terreni fertili o poveri, aridi o umidi, profondi o sassosi ecc. Anche il clima non costituisce un problema: solo la montagna gli impedisce di prosperare, visto che teme i geli prolungati. La concimazione non è indispensabile. La potatura si attua solo in caso di ingombro eccessivo. Per la crescita rapida è utilizzabile dove si desideri rapidamente ombra. 

Da non dimenticare

Questa pianta è stata importata in Europa prima come ornamentale e poi come tentativo di alimentazione per il baco da seta, in alternativa al gelso.

Broussonetia o Albero della Carta: come e quando irrigare

Broussonetia papyrifera è una pianta rustica, che ben sopporta i caldi mesi estivi. Da adulta si accontenta delle piogge, mentre in fase di sviluppo necessita di qualche attenzione in più: è bene irrigare un paio di volte alla settimana dalla primavera alla fine dell'estate per i primi 2-3 anni, dopodiché l'irrigazione si può limitare ad una volta ogni tanto se non piove per mesi.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).


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