Arachidi

Arachis hypogaea

  • Famiglia: Fabaceae
  • Fogliame: Semi-sempreverde
  • Categoria: Ortaggi
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: 5 | 10 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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L’arachide (Arachis hypogaea) è originaria del Sud America e oggi viene coltivata soprattutto in Cina, India, Nigeria e Stati Uniti, anche se le varietà più pregiate si coltivano in Israele. È un’annuale erbacea, alta da 30 a 80 cm, appartenente alla grande famiglia delle Leguminose, che in giugno fa sbocciare dei bei fiorellini gialli. La fase più curiosa e spettacolare avviene subito dopo la fecondazione: è questo il momento in cui il peduncolo, cioè la parte che unisce prima il fiore e in seguito il frutto al fusto, si allunga molto e s’incurva verso il basso, fino a spingere l’ovario fecondato nel terreno fino a una profondità di 5-15 cm: qui il piccolo frutto (un classico baccello da leguminosa) si accresce fino a raggiungere le dimensioni definitive e la maturazione. Il legume è lungo 3-7 cm e contiene da 2 a 5 semi, a cui corrispondono le logge allargate all’interno e le strozzature fra l’uno e l’altro all’esterno.

Consigli di coltivazione

L’esposizione deve essere pienamente soleggiata. Il terreno deve essere sciolto e sabbioso, leggermente umido ma ben drenato, non calcareo e con pH subacido (pH 5-6). Per la germinazione serve una temperatura superiore a 16 °C, superiore a 20 °C durante la fioritura e di 18 °C in fase di maturazione: è necessario un clima mite. In Italia si semina in aprile-maggio, impiegando seme sgusciato ma con la “buccia” rosa, su file distanti 60 cm e a 15 cm lungo la fila. Quando i frutti si interrano, è bene eseguire una rincalzatura.

Da non dimenticare

I legumi si raccolgono dopo che le foglie sulla pianta hanno iniziato a ingiallire, con un macchinario apposito o semplicemente con la forca. Poi i baccelli si fanno asciugare, in un forno a bassa temperatura o sotto un porticato; quindi si scrolla la terra con uno specifico apparecchio o a mano, scartando i legumi leggeri (cioè vuoti) o malformati. Quindi si passa all’essiccazione, sempre in forno oppure in cassettine di legno.


Arachidi: come e quando irrigare

L’irrigazione dell'arachide è necessaria dalla germinazione fino all’interramento dei frutti ed è bene irrigare poco e spesso. Successivamente va diradata e poi sospesa una ventina di giorni prima della raccolta per permettere ai frutti di maturare correttamente.

Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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