Margherite

Anthemis, Argyranthemum, Leucanthemum

  • Famiglia: Asteraceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Piante annuali
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Per gerani e piante fiorite
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Portano subito allegria nelle aiuole e nelle bordure: le margherite da giardino (Anthemis, Argyranthemum, Leucanthemum), garantiscono la loro fioritura colorata a lungo, dalla primavera all’autunno e formano densi cespuglietti, con foglie divise dai margini dentati. Moltissime sono le specie e le varietà, accomunate dalla forma del fiore a margherita con disco centrale giallo, spesso semplice come nella comune margherita dei prati (Leucanthemum vulgare) ma anche doppio con petali sovrapposti. Oltre al classico bianco, sono disponibili varietà coloratissime, gialle, rosa, rosse, porpora ecc. Sono adatte anche alla coltivazione in vasi e cassette.

Consigli di coltivazione

Amanti del pieno sole, possono tollerare solo una mezz’ombra leggera e luminosa. Vegetano al meglio nei climi miti, dove possono fiorire persino in inverno, sono abbastanza rustiche, ma muoiono sotto ai -6 °C. Il terreno preferito è fertile e ricco, con pH neutro (o tendenzialmente acido), ma si adattano a molti suoli purché dotati di ottimo drenaggio. Durante il ciclo vegetativo gradiscono una concimazione a lenta cessione oppure somministrazioni quindicinali di concime liquido per piante da fiore.

Da non dimenticare

Alcune si innalzano anche fino a 90 cm e fanno un grande effetto piantate in massa nelle bordure, mentre molte sono di taglia piccola, come le graziose Anthemis cupaniana e A. nobilis (camomilla romana), spesso utilizzata per formare tappeti erbosi fioriti.


Margherite: come e quando irrigare

Le margherite non sono molto esigenti in termini idrici. In primavera ed estate vanno innaffiate con regolarità, da ottobre in poi con moderazione. Tollerano anche brevi periodi di siccità, ma a discapito della fioritura. 

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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