Levistico

Levisticum officinale

  • Famiglia: Apiaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: < -20°C
  • Altezza: 1,5 — 2,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Noto anche come sedano di montagna, perché somiglia molto al sedano e cresce spontaneamente su Alpi e Appennini, è un’erbacea perenne con radice fusiforme e numerose radichette. Il fusto (2 m) è eretto, leggermente solcato, con foglie alterne dotate di lungo picciolo, tripennatosette e a margine dentato. I fiori, giallastri e molto piccoli, sono raccolti in ombrelle e compaiono in giugno. Tutta la pianta emana un fortissimo aroma: se ne utilizzano le foglie, impiegate proprio come quelle del sedano.

Consigli di coltivazione

Sopporta bene i climi rigidi, un po’ meno quelli caldi e afosi; non tollera l’aria salmastra. Ama i terreni profondi e freschi, assolutamente privi di ristagni d’acqua. Si ottiene per seme o per divisione dei cespi (prelevare i germogli secondari all’inizio della primavera). Nel primo caso è meglio seminare in semenzaio e poi trapiantare in piena terra, a 60 cm di distanza tra una pianta e l’altra. La concimazione si riduce a un po’ di letame o altra sostanza organica in autunno. Alla fine della stagione vegetativa e con l’arrivo del freddo, la pianta perde vigore e secca, ma germoglierà di nuovo nella primavera seguente.

Da non dimenticare

Se non si desidera raccogliere i semi, è meglio cimare le ombrelle fiorali man mano che si formano, in modo che la fioritura non tolga vigore al resto della pianta.


Levistico: come e quando irrigare

Se coltivata in piena terra non necessita di irrigazioni intense, se non nei periodi di caldo più intenso. In vaso o se la piantina è giovane richiede irrigazioni più regolari. È importante irrigare solo quando il terreno è ben asciutto, al fine di non creare ristagni idrici, mal sopportati e dannosi per la salute della pianta.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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