Colchico

Colchicum

  • Famiglia: Colchicaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
Condividi:

Bulbosa autunnale di facile coltivazione, si fa apprezzare per il colore che regala in un momento in cui il resto della vegetazione volge al tramonto. Dapprima compaiono incantevoli fiori, in genere rosa, lilla o violetti, che non temono le intemperie, poi si sviluppano le foglie: perché gli steli non appaiano spogli, può convenire l’inserimento in mezzo ad altro fogliame. Se però Colchicum speciosum e C. autumnale si trovano a loro agio tra l’erba del prato (ovviamente nei giardini naturali, dove non è necessario mantenere il manto sempre rasato), alcune varietà prediligono la roccaglia e le aiuole.

Consigli di coltivazione

I bulbi vanno interrati alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, a una distanza di 10-15 cm e alla profondità di circa 10 cm, in pieno sole o in ombra leggera, in terreno fertile, ben drenato (eventualmente integrato con un po’ di sabbia). Scenografici i gruppi piantati a schema libero.

Da non dimenticare

Se alcune varietà, come C. speciosum ‘Album’, dai grandi fiori bianchi, tollerano sia la pioggia che il vento, altre meno vigorose, come ‘Waterlily’, con splendidi fiori doppi, purtroppo piuttosto pesanti, vanno coltivate preferibilmente tra piante che le sostengano (possibilmente con fogliame ornamentale), per evitare che gli steli si pieghino


Colchico: come e quando irrigare

Le specie a fioritura estiva vanno irrigate in modo da mantenere sempre il terreno abbastanza umido, ma mai fradicio, per tutta la durata del ciclo vegetativo. Quelle a fioritura autunnale, invece, hanno esigenze idriche più ridotte: se la stagione è abbastanza umida si accontentano delle sole piogge, mentre se l'autunno è particolarmente caldo e secco, allora, è necessario irrigare per mantenere umidità nel terreno e prolungare la fioritura. In entrambi i casi, sospendere le irrigazioni in inverno.

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

Scopri altre Piante bulbose