Kiwi

Actinidia chinensis

  • Famiglia: Actinidiaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante da frutto
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 8 — 12 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 2,5 — 4 metri
  • Esposizione: Soleggiata
Condividi:

Il kiwi o actinidia (Actinidia chinensis, A. deliciosa) è un arbusto rampicante con rami che possono arrivare a 10 m di lunghezza e che tendono ad avvolgersi a spirale attorno a qualunque sostegno. Le foglie sono grandi, a cuore, con la pagina inferiore un po’ tomentosa (come anche i rami giovani, di colore marrone rugginoso), verde intenso, con nervature sporgenti e un lungo picciolo. È una pianta dioica (ora però si hanno anche varietà autofertili), cioè esistono piante maschili con fiori maschili e piante femminili con fiori femminili, il che significa che per un impianto ci vogliono maschi (1) e femmine (6-8), a distanza di circa 4 m l’una dall’altra. I fiori, portati in infiorescenze con più boccioli che si aprono fra maggio e giugno, hanno un colore bianco-crema. Il frutto (che è una bacca) è ovaleggiante, lungo 5-7 cm, con una buccia assai pelosa (ma ora esistono anche varietà glabre), di colore marrone come i rami giovani, che a maturità si stacca facilmente dalla polpa. Questa è verdognola o verde brillante (da poco però è arrivata una varietà a polpa gialla), molto succosa.

Consigli di coltivazione

La pianta sopporta abbastanza bene anche le basse temperature (non oltre –10 °C), eventualmente proteggendola durante l’inverno. Preferisce tuttavia un clima abbastanza caldo, e soprattutto è sensibile alle gelate tardive primaverili in fioritura e nella fase di allegagione dei frutticini, così come alle gelate precoci in autunno durante la fruttificazione. Deve essere collocata sempre al riparo dai venti, che danneggiano facilmente le sue grandi foglie. Ama terreni permeabili, sabbiosi, freschi ma non umidi, profondi, con poco calcare e non argillosi, con pH 6-7. Poiché ha radici superficiali, bisogna proteggerne sempre il piede lasciando il terreno inerbito, comunque senza mai lavorarlo in profondità. Il terreno va preparato con un sistema d’irrigazione fisso, a pioggia o a goccia, perché il kiwi richiede molta acqua. Va concimato con letame e concime minerale (contenente azoto, potassio e fosforo), e va dotato di teli di protezione per ombreggiare le piante durante l’estate e per proteggerle dalla grandine. È necessaria anche una struttura di sostegno per i tralci. La potatura di produzione si compie sia in inverno (potatura secca) sia d’estate (potatura verde). In inverno i rami vanno potati di solito dopo la terza gemma, mentre in estate si tagliano i polloni e si cimano i germogli, sia a legno sia a frutto, che si sviluppano, e in particolare i tralci che portano i frutti vanno tagliati dopo sette-otto frutti.

Da non dimenticare

I frutti si raccolgono tra fine ottobre e novembre oppure tra novembre e dicembre a seconda della zona, evitando comunque di arrivare alle prime brinate. I kiwi si conservano in un luogo fresco in sacchetti di polietilene, per mantenere un’umidità elevata. Bisogna evitare la presenza di altri frutti, come le mele, che accelerano la maturazione dei kiwi.

Scopri altre Piante da frutto