Vite

Vitis vinifera

  • Famiglia: Vitaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante da frutto
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: > 12 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 2,5 — 4 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Si distinguono due tipi principali di vitigni (Vitis vinifera), quelli per uva da vino e quelli per uva da tavola e da essiccazione. In un frutteto familiare o in un piccolo podere si può coltivare al massimo una piccola vigna, una pergola o una spalliera, quindi uno o due vitigni, eventualmente divisi fra viti per uva da tavola e viti per uva da vino, che diano una piccola produzione casalinga.

Consigli di coltivazione

Una volta deciso il tipo di vite da coltivare (se da tavola o da vino, o entrambi), per prima cosa bisogna scegliere i vitigni più adatti al terreno e soprattutto il portinnesto giusto, che deve essere idoneo sia al terreno ove andrà impiantato sia al vitigno che porta innestato. In autunno bisogna preparare lo scasso. Poi si prepara la palatura ove tirare i fili per legarvi i tralci delle barbatelle. La potatura d’allevamento sulle barbatelle si effettua sui due tralci che dovrebbero di norma svilupparsi (se ne nascessero altri, vanno eliminati). Questi due tralci, legati ai fili tesi in direzioni opposte, durante il secondo anno vanno tagliati al di sopra della terza gemma. Così si svilupperanno tre tralci, che andranno legati il più possibile divaricati fra loro. Nel terzo anno i tre tralci si potano ancora appena al di sopra della terza gemma. Al quarto anno si incomincia la potatura di produzione. Per decidere come potare, e quindi come allevare la vigna, si deve tener conto del tipo di terreno, dell’esposizione, del clima e della varietà di vitigno coltivato.

Da non dimenticare

Anche la concimazione deve tener conto del terreno, del clima, dell’allevamento, del portinnesto e del vitigno. La somministrazione all’impianto è fondamentale: bisogna fornire concimi organici e inorganici, ed eventualmente i correttori del terreno, come la calciocianamide se il terreno è acido, o il solfato d’ammonio o il solfonitrato d’ammonio se risulta calcareo. In produzione, in autunno a ogni pianta si danno 100-140 g di perfosfato minerale, 50-70 g di solfato potassico, 100-120 g di solfato ammonico se allevata a cordone o alberetto, le forme migliori per il vigneto familiare.

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