Corydalis

Corydalis solida

  • Famiglia: Papaveraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Pianta primaverile graziosa e poco nota, Corydalis solida condivide il periodo di fioritura con le bulbose tipiche (giacinti e narcisi),cioè subito dopo l’inverno e nel periodo primaverile.

Consigli di coltivazione

La corydalis va coltivata in terreno fresco e drenato, soleggiato e possibilmente protetto dall’aridità estiva. In primavera, dopo la fioritura, le foglie assorbono l’energia sufficiente per nutrire le radici; in genere all’arrivo del caldo il fogliame secca e la pianta va in riposo; spesso le foglie spuntano nuovamente in autunno, per poi disseccare ancora una volta in inverno.

Da non dimenticare

In autunno prima del riposo vegetativo si possono estirpare le radici bulbose per staccare i bulbilli che daranno vita a nuovi esemplari; è comunque una specie longeva che fiorisce per più anni senza richiedere cure.

Corydalis: come e quando irrigare

Corydalis solida va irrigata con regolarità per tutta la stagione vegetativa, che va grossomodo dalle prime belle giornate in marzo-aprile alla fine dell'estate in ottobre. Bisogna fornire la giusta quantità di acqua per mantenere il terreno umido e, al contempo, non bisogna eccedere e lasciare le radici immerse in acqua per lungo tempo.

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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