Chi si cura con le erbe spesso crede di essere al riparo da ogni effetto collaterale: in realtà, non tutte le piante sono inoffensive, se assunte in dosi attive. Informazione e cautela sono necessarie, soprattutto perchי l’utilizzo avviene spesso come “fai da te”. Alcune piante possono provocare allergie, altre sono controindicate in gravidanza, altre ancora riducono l’efficacia di alcuni farmaci. Molte erbe non sono “cattive” in sי, ma diventano dannose se assunte in dosi eccessive.
L’achillea millefoglie, utile per alleviare raffreddori e influenza é sconsigliata in gravidanza. Le future mamme non devono nemmeno eccedere nel consumo di timo e salvia, e non devono usare la betonica, utile contro cefalee e insonnia.
L’iperico efficace contro la depressione, pare ridurre l’efficacia della pillola anticoncezionale. La “regina dei prati” (Filipendula ulmaria) ha proprietà antinfiammatorie e digestive, ma é controindicata per persone allergiche all’acido acetilsalicilico (principio base dell’Aspirina). La liquerizia, lassativa e utile contro gastriti e bronchiti, non va assunta contemporaneamente a farmaci a base di digossina.