Una cura particolare deve essere riservata ai sostegni: sia a quelli per le piante rampicanti (come le leguminose), sia a quelli per pomodori, peperoni, melanzane, ecc.
Le leguminose rampicanti gradiscono le reti di plastica a maglia larga, che però devono essere ben ancorate a pali infissi saldamente nel terreno: il rischio, altrimenti, è che si formino “pance” quando la vegetazione è al massimo rigoglio o, peggio ancora, che si verifichino cedimenti. Una buona alternativa all’uso dei sostegni è la scelta delle varietà nane: forse si perde qualcosa in produzione, la raccolta è un po’ più faticosa, ma si risparmia tempo sulla posa e il controllo delle reti.
Per le piante a tutore singolo come i pomodori, che si sviluppano molto in altezza, occorrerà tendere una coppia di fili di ferro zincati tra due pali robusti, in modo che corrano paralleli al terreno a 70 e 150 cm di altezza. Ai fili di ferro si legheranno i singoli tutori (di canna, legno di nocciolo, ecc., lunghi un paio di metri), e a questi si fisseranno i fusti dei pomodori man mano che cresceranno.