Tenetele lontane da fonti di calore o correnti d’aria che, investendo un solo lato, causano squilibri nel funzionamento dell’esemplare con deperimento progressivo.
Spolverate e lavate le foglie: non basta la nebulizzazione che impasta la polvere finissima formando una patina crostosa che ostruisce i pori, meglio lavarle con spugna e acqua pulita tiepida.
Togliete le erbacce dai vasi, che sottraggono acqua e nutrimento senza alcuna funzione positiva.
Smuovete ogni tanto la terra in superficie per rompere la crosta determinata dalle innaffiature.
Eliminare rami e foglie secche, che deturpano e possono trasmettere malattie, e i fiori sfioriti che sforzano la pianta.
Ricolmate i vasi che necessitano di substrato, che si perde con l’annaffiatura sfuggendo dall’alto.Non sottoponetele a sbalzi di temperatura: specie in inverno quando il riscaldamento è acceso per alcune ore e spento in altre, le piante tropicali delicate potrebbero non sopravvivere, starebbero meglio in una serra a temperatura controllata.
Attenzione alle correnti d’aria fredda derivanti dal normale cambio d’aria in pieno inverno.
Date una sufficiente illuminazione: la luce è indispensabile per svolgere la fotosintesi, ma alcune piante possono resistere anche in ambienti meno luminosi: sceglietele in base alla collocazione disponibile.
Pulite periodicamente i vasi in terracotta con solfato di rame al 5% sull’esterno per scongiurare malattie fungine.
Annaffiate con acqua lasciata riposare per un’intera giornata all’interno della serra: il liquido deve avere la medesima temperatura dell’ambiente, per evitare shock termici alle piante.