Nel Sud Italia le piante sono già state liberate da eventuali protezioni nel mese di marzo. Nel Nord Italia (ma solo a fine mese nelle zone alpine) nella prima decade del mese si può procedere a togliere le protezioni, tenendo però a portata di mano qualche telo di plastica pesante e ancora qualche velo di non tessuto, per eventuali emergenze meteo.
Tutte le piante sopravvissute (sempreverdi ed erbacee perenni) necessitano di una potatura più o meno incisiva: vanno eliminate tutte le parti secche, rotte, rovinate e, nel caso delle erbacee perenni, è preferibile un taglio a 10 cm dalla base per permettere la rinascita della nuova vegetazione.Alla potatura può seguire il rinvaso se necessario: praticamente serve quasi sempre, con l’eccezione dei vasi ormai troppo grandi, dove si procede grattando il terriccio superficiale e sostituendolo con terra nuova e fertile.
Trascorsi 15 giorni dal rinvaso o trapianto, è il momento di concimare, meglio se con un prodotto a lenta cessione specifico per ogni categoria di piante.
Per un pronto-effetto, i garden center rendono perfino imbarazzante la scelta: gerani, petunie, surfinie, dipladenie, impatiens, tageti, begoniette e begonie grandiflore, violacciocche, nontiscordardimè, aquilegie sono tutti fiori annuali che fanno un’immediata, bellissima figura.