Potature: tempo d’osservazione e… d’azione

Il giusto momento per intervenire, a seconda del clima e delle piante

Durante i mesi freddi in cui molte piante sono spoglie, osservatene portamento e forma per rilevare gli eventuali errori di potatura commessi ed evitare di ripeterli.
Nelle zone più fredde, anche in presenza di belle giornate soleggiate, non precipitatevi a potare: attendete almeno febbraio inoltrato o gli inizi di marzo per intervenire.
Dove le condizioni climatiche lo consentono, cominciate già da gennaio-febbraio a potare alberi e arbusti (anche in vaso), sia spoglianti che sempreverdi, operando nelle ore meno fredde. Evitate di potare le piante che stanno per fiorire: amamelide, calicanto, cotogno giapponese, gelsomino di San Giuseppe, forsizia…
In febbraio potate melo e pero e, se necessario per sfoltire i rami, albicocco, pesco e prugno. Eliminate i rami più vecchi delle ortensie. A fine mese potete potare anche le erbacee perenni in balcone o terrazzo.
Ricordate sempre di disinfettare la lama di potatoi e seghetti con alcol o candeggina quando passate da una pianta all’altra.     

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