
Se siete costretti a lasciare le fioriere all’aperto, rivestite le piante con
tessuto-non tessuto e il vaso stesso con alcuni giri di tela di juta o di
materiale plastico coibente, come quello per isolare il termosifone, e
collocatele nella posizione più protetta e riparata.
Se l’inverno non é molto rigido, come nelle zone del Sud Italia, può bastare un
bello strato di pacciamatura (almeno 5 cm) alla base della pianta.
Attenzione anche ai gelidi venti invernali (maestrale e tramontana): oltre a
creare una protezione per le piante, ciascuna di esse dovrà essere ancorata con
tiranti per evitare che si rovesci.
Eliminate tutti i sottovasi e assicuratevi che l’acqua defluisca liberamente
dalle perforazioni dei contenitori, perché in questa stagione i ristagni idrici
non solo provocano marciumi, ma in caso di gelate possono determinare crepe nel
contenitore e rottura delle cellule radicali.
Anche d’inverno il balcone non deve essere necessariamente vuoto e squallido.
Sui balconi esposti a sud, in capienti cassette potete coltivare Pinus mugo,
P. pumila, Juniperus chinensis, Cotoneaster damneri var. radicans alternati alle macchie colorate di Erica carnea e Calluna.
Sui balconi rivolti a nord invece staranno bene Taxus baccata ’Repandens’, T. cuspidata ’Nana’, Buxus sempervirens ’Suffruticosa’, Prunus laurocerasus.