Il platano di Affori è la prima pianta italiana presa in carico da un privato grazie al progetto Adotta un albero della SIA, Società Italiana di Arboricoltura, che ha l’obiettivo di promuovere il rispetto gli alberi ed in particolare per quelli che vivono nelle condizioni artificiali delle città.
Per essere adottate le piante devono possedere requisiti di anzianità e un alto valore storico, devono, cioè, essere riconosciute come parte del paesaggio a tutti gli effetti.A prendersi cura di quella che i residenti del quartiere chiamano semplicemente ‘La Pianta’, e che, secondo la leggenda, è stata piantata da Napoleone in onore di una sua amante, è la cooperativa Demetra, che ha condotto un’analisi di stabilità, ha eliminato il cemento che era stato inserito per ostruire le cavità lungo il tronco, ha rimosso l’asfalto che impediva all’acqua di filtrare nel terreno e ha posizionato un pavimento galleggiante in legno, per garantire il passaggio ai pedoni senza che venga esercitata pressione sull’apparato radicale dell’albero.
Il programma di adozione prevede che per i prossimi tre anni Demetra effettui interventi di monitoraggio e di cura dell’albero, particolarmente necessari in considerazione delle difficili condizioni in cui vive il platano.
