Un ricercatore del John C. Stennis Skylab Space Center della NASA, B.C.Wolverton, ha condotto per 25 anni studi per far fronte agli elevati e preoccupanti livelli di inquinamento dell’aria presenti all’interno delle navicelle spaziali.
Così come è inquinata all’interno delle case: l’urbanizzazione ha indotto alla costruzione di edifici isolati dall’aria esterna allo scopo di risparmiare le risorse energetiche, nonché di costituire un rifugio sicuro contro i pericoli dell’inquinamento atmosferico.
Ma molti dei materiali impiegati nell’edificare gli stabili moderni e nell’arredamento (tappeti, moquette) contengono sostanze chimiche come la formaldeide, la tossina più comune presente nell’aria degli ambienti chiusi, benzene, acetone e ammoniaca, che sono la causa di un notevole aumento di patologie allergiche, asma e ipersensibilità ad agenti chimici. Si tratta della cosiddetta "sindrome dell’edificio malato".
Oggi la popolazione delle società industrializzate è solita trascorrere quasi il 90% della propria vita in ambienti chiusi, dove i prodotti in legno pressato o i pannelli di fibre, sostanze sintetiche, colle e resine diverse sono ampiamente presenti e sono la fonte primaria di inquinamento.Nelle case, negli uffici e negli edifici pubblici esistono inoltre numerosi apparecchi elettronici necessari al lavoro, allo svago e a garantire ogni comodità, ed è noto che tali congegni emettono composti organici tossici.
Anche le persone sono fonte di inquinamento, in particolar modo quando vivono o lavorano in gran numero in luoghi chiusi e scarsamente ventilati; infatti risultano essere molte le sostanze chimiche volatili, oltre all’anidride carbonica, emesse dall’uomo nell’atmosfera attraverso i normali processi biologici denominate "bioeffluenti".
Non sempre è possibile fornire un efficiente grado di ventilazione e controllo del tasso d’umidità dell’aria, per garantire un buon ricambio ed una buona qualità della stessa, senza dover ricorrere a un consumo di energia eccessivo, con implicazioni di carattere economico e tecnico.
Le piante da interni rappresentano da sempre un modo piacevole e comune per abbellire una stanza, rendendola anche confortevole e invitante per viverci e lavorare; ma sembra anche che esse esercitino un effetto calmante, a livello mentale, sulla maggior parte delle persone.
Le piante svolgono un ruolo importante in molti eventi sociali e privati della vita, quali matrimoni, funerali, periodi di malattia e compleanni; inoltre alcune aziende, alberghi di lusso, ristoranti e altre sedi commerciali fanno appositamente installare giardini interni e piante di vario tipo proprio per migliorare la qualità dell’ambiente.
Ma le piante d’appartamento, oltre a rilassare, si sono rivelate in grado di umidificare con efficacia gli ambienti chiusi e surriscaldati, incrementare la capacità di rimozione delle tossine dall’aria, dopo solo 24 ore di esposizione, veicolando tali sostanze chimiche verso i microbi radicali capaci di demolirle.