Negli ultimi mesi, afferma la Coldiretti, sembra emergere una nuova attenzione all’alimentazione che risponde alle domande della popolazione mondiale dove crescono quanti sono particolarmente attenti alla qualità e alla sostenibilità della produzioni e arrivano addirittura a coltivare un orto proprio.
Un’attività scelta da molti come misura antistress, per passione, per gratificazione personale, per garantirsi o la sicurezza del cibo che si porta in tavola o anche solo per risparmiare. Il risultato è che si assiste in molti Paesi al moltiplicazione degli orti fai da te nelle case private o nei terreni pubblici.
Se in Italia quattro italiani su dieci (37%), secondo un’analisi Coldiretti sui dati Istat, dedicano parte del tempo libero al giardinaggio, negli Stati Uniti l’orto in terrazzo sta appassionando l’upper class con insalate e pomodori che crescono anche sui tetti di grattacieli e case di New York, San Francisco, Boston, tanto che nel 2008 la Burpee Seeds, la più grande azienda americana di sementi, ha venduto il doppio rispetto all´anno precedente.
In Gran Bretagna il National Trust che si occupa della gestione del patrimonio culturale del Regno Unito, ha messo a disposizione dei cittadini mille appezzamenti di terreni in grado di produrre 2,6 milioni di cespi di lattuga.
Le quotazioni della ’vita country’, continua la Coldiretti, sembrano lievitare anche in Italia con un giovane su quattro di età compresa tra i 25 e i 34 anni che fa l’orto o il giardinaggio, quasi due milioni di under 35 che scelgono di trascorrere le vacanze in campagna, otto ragazzi su dieci che acquistano prodotti alimentari tipici a denominazione di origine e biologici, ma anche un interesse rilevante per le Facoltà legate all’agricoltura e all’alimentazione e il sogno di aprire un agriturismo che è sempre più ricorrente.
E su Facebook, termina la Coldiretti, si moltiplicano i gruppi, dove discutere su come mantenere un orto o fare acquisti alimentari di qualità al giusto prezzo nei mercati degli agricoltori, fattorie, cantine e agriturismi, come quello di ’Coldiretti Giovani Impresa’.