Secondo uno studio dell’Università di Tlemcen, in Algeria, apparso
sull’International Journal of Environment and Pollution, le bucce d’arancia
manifestano capacità assorbenti verso le tinture e i coloranti prodotti da
industrie tessili e fotografiche e colorifici, che troppo spesso vengono
scaricati direttamente nelle acque di fiumi e laghi, nonostante le leggi
comunitarie impongano uno smaltimento preliminare attraverso impianti di
depurazione.
Queste scorie alterano la fotosintesi delle piante acquatiche, compromettendo
l’equilibrio naturale dell’ecosistema acquatico.
Secondo la ricerca, un grammo di buccia d’arancia può assorbire fra 40 e 70
milligrammi dei coloranti industriali più diffusi.