Se molti conoscono il detto che associa il formaggio con le pere, forse non tutti sanno che la sua origine è aristocratica. “I nobili – spiega il professore – volevano escludere i villani dall’abbinamento per giustificare la presenza di un piatto povero come il cacio sulle loro tavole. Nel corso della storia però il senso del proverbio si è rovesciato tanto che oggi spesso gli si attribuisce un valore completamente diverso: non dire ai contadini quanto è buono il formaggio con le pere perché tanto lo sanno benissimo…”.
Nel libro storia, gastronomia e letteratura si uniscono all’insegna del binomio pera-formaggio per narrare non solo un proverbio, ma anche un mondo di tradizioni, sapori e territori.
Se già dal Medioevo la pera era considerata un simbolo di eccellenza sociale, oggi questo frutto, tipico dell’Emilia Romagna, dove ha ottenuto l’Igp, continua a nobilitarsi con prestigiosi abbinamenti culinari, in particolare con il Parmigiano Reggiano. I due prodotti, della stessa zona di origine, si esaltano reciprocamente: la succosità della pera sottolinea la morbidezza e il sapore del formaggio e quest’ultimo accentua le note aspre e profumate del frutto. Ma anche al di fuori dell’Emilia Romagna la pera trova perfetti abbinamento con altri formaggi, come il friulano Montasio, tanto che tra Galliera (BO), culla delle pere dell’Emilia Romagna Igp, e Codroipo (UD), sede del Consorzio di Tutela del Formaggio Montasio, è stato siglato da qualche anno un originale patto d’amicizia.