Strana e affascinante, diffusa in Africa e in Australia, la protea (Protea cynaroides) produce fiori insoliti, appariscenti e che durano molto a lungo. Arbusto sempreverde dai lunghi fusti eretti, poco ramificati, rigidi, alti fino a 1,5 metri, ha foglie allungate, ovali o lanceolate, verde scuro. In estate compaiono le grandi e bizzarre infiorescenze, simili a pigne, che possono raggiungere oggi anche i 30 cm di diametro, con brattee rosse, rosa e persino bianche, grandi e ben separate, o piccole e numerose. I fiori non sono numerosi, ma durano per settimane.
Consigli di coltivazione
Pianta esotica delicata, tollera temperature fino a 5 °C: in clima m ite deve alloggiare in posizione riparata e soleggiata, tenendo a portata di mano un telo protettivo; in clima freddo va coltivata solo in vaso da proteggere in inverno. Il contenitore deve essere ampio, di almeno 50 cm di lato. La più rustica è P. neriifolia, che resiste al gelo per brevi periodi. La protea necessita di terreni sciolti, profondi, molto ben drenati, anche aridi, sassosi e poveri. Si annaffia regolarmente in estate, dopo che il substrato si è asciugato. Gradisce concimazioni azotate in estate.
Da non dimenticare
Nel 1967 la prota è stata dichiarata fiore nazionale della Repubblica del Sudafrica, dove è stata sottoposta a un lungo lavoro di selezione. Molto amata dai floral designer di tutto il mondo, la protea viene prodotta soprattutto per l’uso come fiore reciso. Negli USA è immancabile nelle occasioni importanti e ha ornato il palco nel quale Obama è salito per incontrare il pubblico durante un evento istituzionale.
