Phragmipedium comprende principalmente orchidee terrestri, mentre alcune crescono sulle rocce. Incluse per molti decenni nel genere Cypripedium, le specie appartenenti al genere Phragmipedium sono state anche inserite nei generi Paphiopedilum e Selenipedium. Sono tutte originarie del Centro e del Sud America, dalla Bolivia al Costarica, dove vivono nelle regioni tra 1.000 e 2.000 m di altitudine, ancorando le radici sul terreno o su roccia.
Consigli di coltivazione
Amano temperature medio-alte: in estate tollerano fino a 35 °C e in inverno fino a 12 °C. Nel corso di tutto l’anno bisogna garantire un’escursione termica tra il giorno e la notte di 5-6 °C. Una buona miscela di terriccio è formata da: 8 parti di corteccia di pino, 4 parti di carbonella, 2 parti di felce arborea, 1 parte di argilla espansa e 1 di perlite.
Da non dimenticare
Tutte le specie di questo genere sono catalogate tra quelle in pericolo di estinzione, a causa dei cambiamenti climatici, delle razzie da parte dei cacciatori di frodo e della perdita di habitat a causa della deforestazione. Bisogna quindi accertarsi che gli esemplari che acquistiamo provengano da vivai specializzati.
Phragmipedium besseae: come e quando irrigare
Fra tutte le orchidee, questo genere è quello che ha maggior bisogno d’acqua: è il genere ideale per chi tende ad eccedere con le bagnature. Le radici devono essere bagnate molto spesso con acqua non calcarea (piovana o demineralizzata), anche tutti i giorni quando le giornate sono molto calde, evitando di bagnare le foglie. Quando si irriga è bene fare attenzione a non bagnare le foglie e a non versare acqua nell'ascella fogliare, che causerebbe l'insorgere di marciumi. Anche l’umidità deve essere elevata, con valori intorno al 70-90%: queste orchidee dalle esigenze idriche elevate si possono coltivare anche ponendo il vaso su un sottovaso bagnato e pieno di palline di argilla espansa, in modo che si liberi umidità senza che l'acqua ristagni intorno alle radici.
In caso di assenza, le orchidee possono essere irrigata con l'aiuto di Claber Oasis, distributore d’acqua completamente autonomo, pronto all’uso in pochi minuti e in poco spazio. Non necessita di collegamenti al rubinetto o all’impianto elettrico.