Indivia

Cichorium endivia

  • Famiglia: Asteraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Ortaggi
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -20 | -15 °C
  • Altezza: 1 — 1,5 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Le indivie si distinguono in ricce (Cichorium endivia crispum) che temono il freddo e si coltivano fino all’autunno, e scarole (C. e. latifolium), che che al contrario si seminano a fine estate. Se ne consuma il cespo, la rosetta che circonda il piccolo fusto, fatta di foglie sovrapposte a formare un grumolo o cuore.  

Consigli di coltivazione

Le indivie si coltivano dalla seconda metà di marzo alla fine di settembre, in file distanti 25-30 cm (con uguale distanza tra le piantine), in buchette profonde 5-8 cm. I diserbi devono essere frequenti. Alcune varietà si prestano all’imbianchimento, legando il cespo, per rendere chiare e tenere le foglie.  

Da non dimenticare

Le endivie vanno protette dalle lumache che sono ghiotte delle tenere foglie.Tra le scarole si consiglia la Scarola gigante degli ortolani, a raccolto autunno-invernale; la Grossa di Pancalieri, invernale; tra le ricce, la Riccia d’Estate, a cuore giallo e la Riccia Fina d’Estate, con foglie dalla base rossa.

Indivia: come e quando irrigare

L’irrigazione dell'indivia deve essere leggera ma frequente, evitando di bagnare le foglie, per non creare un ambiente idoneo alla propagazione delle malattie fungine.

Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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