Daikon

Raphanus sativus

  • Famiglia: Brassicaceae
  • Fogliame: Semi-sempreverde
  • Categoria: Ortaggi
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
Condividi:

Il daikon, appartenente alla famiglia delle Crucifere, è coltivato in Italia, per tutto l’inverno, per la sua radice bianca e allungata, che pesa fino a 3 kg e si consuma fresca grattugiata nelle insalate, oppure cotta nelle zuppe o saltata con altre verdure. Il sapore è forte e piccante.

Consigli di coltivazione

Le prode devono essere rialzate di 10-15 cm rispetto al piano di campagna e il terreno deve essere ben sminuzzato e soffice. I semi si pongono a 30 cm di distanza sulla fila e a 25-30 cm tra le file, in maggio. Il primo intervento di diradamento si esegue quando le piantine hanno raggiunto 4 cm di altezza e si ripete quando quelle restanti saranno alte circa 8 cm. Eseguite la sarchiatura dell’interfila e la rimozione manuale delle infestanti sulla fila, cercando nel contempo di coprire di terra eventuali radici esposte alla luce, perché diventerebbero verdi.

Da non dimenticare

La raccolta comincia in settembre e prosegue fino a marzo, nelle zone d’Italia non troppo fredde.

Daikon: come e quando irrigare

Il daikon necessita di irrigazioni frequenti ed abbondanti quando il caldo è più intenso. I periodi di siccità causano il rallentamento, se non il blocco, nell’accrescimento del fittone, che rischia di diventare fibroso, per cui irrigate spesso, per aspersione o a pioggia.

Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

Scopri altre Ortaggi