Acanto

Acanthus spinosus, A. mollis

  • Famiglia: Acanthaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Perenni ed acquatiche
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: < -20°C
  • Altezza: 1 — 1,5 metri
  • Terriccio: Limo, Gesso, Sabbia
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Pianta tipicamente italiana, lo splendido acanto non teme il caldo e il clima mediterraneo, ma è anche sufficientemente rustico da resistere al gelo del Settentrione se collocato in terreno poco umido d’inverno. Struttura, portamento, forma e colore delle foglie, insieme alla fioritura estiva, rendono questa specie mediterranea di notevole impatto, soprattutto se collocata in ampi spazi, dove può risaltare. Presente in natura negli ambienti freschi e ombrosi, si trova a proprio agio soprattutto nelle zone con clima mite, nonostante la rusticità.

Consigli di coltivazione

Specie poco esigente, resistente al vento, apprezza la piantagione in aiuole o grandi vasi con terreno fertile ma non ama le concimazioni eccessive, che provocano bruciature sul fogliame dal quale in estate si ergono splendide infiorescenze a spiga, alte anche un metro. L’acanto va messo a dimora in primavera (anche in autunno dove il clima è mite) in terreno profondo, ben drenato ma non troppo asciutto (arricchito con letame o composta se povero), in posizione luminosa (perfetta l’ombra parziale, mentre quella totale riduce sviluppo e fioritura), compattando e innaffiando bene. Se si piantano più esemplari, vanno distanziati di circa 60-90 cm. Il primo anno si deve innaffiare regolarmente, soprattutto in estate, e si deve pacciamare per mantenere umido il terreno; in inverno, specialmente dove il clima è rigido, occorre proteggere la base con uno spesso strato di paglia coperto da plastica.

Da non dimenticare

Se si opta per A. spinosus, dalle foglie pungenti, di color verde scuro lucente, è bene collocarlo lontano dalle aree di passaggio, per evitare che possa ferire. In presenza di bambini è senz’altro preferibile orientarsi verso A. mollis, dalle larghe foglie prive di spine. Le spighe essiccate possono trovare impiego nelle composizioni floreali. Al Sud la pianta conserva il suo fogliame, ma nei climi con rischio di gelo e neve è meglio tagliare il fogliame e coprire le radici con pacciamatura da togliere in marzo per favorire la rinascita della vegetazione.

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