Rovo

Rubus fruticosus

  • Famiglia: Rosaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante da frutto
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -20 | -15 °C
  • Altezza: 1,5 — 2,5 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 4 — 8 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Ultimamente il rovo è una pianta molto ricercata e coltivata, grazie alla moda dei ‘piccoli frutti’. Si tratta di esemplari “perfezionati” attraverso la selezione di numerose varietà, che vengono preferite per la mancanza di spine, il che rende più agevole la raccolta, e per i frutti più grandi, di forme svariate (più o meno tondi o allungati), più acquosi o più asciutti, con sapori e profumi leggermente differenziati fra loro. In genere si raccolgono fra agosto e settembre, via via che maturano.

Consigli di coltivazione

Il rovo si adatta praticamente a qualunque clima, visto che sopporta sia il caldo che il freddo. Anche l’esposizione gli è abbastanza indifferente, visto che fruttifica in pieno sole come all’ombra. Desidera terreni fertili, sciolti e irrigati (se manca l’acqua le more saranno più piccole e asciutte), mentre non sopporta i terreni troppo calcarei o con ristagni d’acqua. Si moltiplica per margotta da ceppaia, o per propaggine dai tralci che provengono sempre dalla ceppaia, cioè interrando una parte di essi tenendola ferma con una forcella, e lasciando fuoriuscire solo la cima del tralcio. La potatura avviene tagliando i tralci seccati (ciascuno dura circa due anni), i rametti che hanno fruttificato l’anno precedente, e ciò che si è stroncato o spezzato. Inoltre, se i rami diventano troppo lunghi e sottili, vanno tagliati a 2,5-3 m o meno, in base alla robustezza. Naturalmente, i tralci vanno arcuati lungo il filo di ferro tirato fra le palificazioni e guidati legandoli con legacci in vari punti, perché dall’ascella delle foglie partono i nuovi rametti, che devono fruttificare nell’anno successivo con grappoli abbastanza pesanti.

Da non dimenticare

Si hanno anche rovi striscianti (dawberries) nati da rovi americani per ibridazione, mentre il rovello (Loganberry) viene da ibridazioni complesse di R. vitifolius.

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