di Enzo Valenti
A meno di un’ora dall’aeroporto internazionale di Dublino è possibile ammirare quello che il National Geographic ha collocato al terzo posto fra i giardini più belli del mondo: Powerscourt Gardens, preceduti nella prestigiosa classifica solo dai giardini di Versailles e da Kew Gardens (il nostro Villa d’Este è al 5° posto). Anche la celebre casa editrice Lonely Planet ha inserito questo luogo fra le 10 più belle dimore nel mondo. Immensi, ben 20 ettari, e circondati da un grande bosco ben tutelato e conservato, i Powerscourt Gardens colpiscono per l’imponenza del progetto architettonico, firmato a metà ‘700 dal tedesco Richard Cassels per conto del proprietario Richard Wingfield, Visconte di Powerscourt. Ma la ricchezza del patrimonio botanico non è inferiore al fascino del paesaggio: certamente non basta una giornata o una sola visita per assorbire tanta bellezza.
Una storia dalle radici antichissime
Dove oggi sorge l’imponente dimora, nel 13° secolo era stato edificato un castello fortificato, di grande importanza strategica perché collocato vicino a due fiumi; comprendeva ben 68 stanze e un parco per la caccia. Il castello fu poi distrutto a più riprese da incendi e altre avversità. Ma nel 1731 ciò che restava del castello fu definitivamente abbattuto per fare posto a una grande villa e a un parco che il Visconte di Powerscourt, viaggiatore colto e sensibile, volle dedicare alla grande arte italiana del giardino. Chiamò dunque l’architetto Richard Cassels per ottenere un progetto capace di affascinare, di stupire e anche, non ultimo, di mettere in evidenza il potere della sua famiglia, ai vertici della politica anglo-irlandese dell’epoca. La dimora venne edificata con un palese richiamo allo stile palladiano nella facciata; per il parco, Cassels e il suo committente scelsero di creare grandi spazi ariosi dominati da una scalinata, la cui idea nacque dall’ammirazione per le architetture genovesi, e da una fontana, ispirata a quella di Piazza Barberini a Roma. Lo stile della grande terrazza in pietra davanti a Powerscourt House richiama chiaramente Villa Butera in Sicilia, splendido palazzo cinquecentesco a Bagheria, oggi sede del Municipio.
Le linee portanti delle strutture paesaggistiche creano ancora oggi una sensazione di spazi sconfinati grazie al disegno e al senso della prospettiva che Cassels studiò e portò in pratica con grande attenzione; le terrazze e le scalinate sono un grande omaggio al Rinascimento italiano.
Gli arricchimenti nell’800 e ‘900
La famiglia Wingfield soggiornò qui per più generazioni e nel corso dell’800 furono apportati altri miglioramenti e arricchimenti. Il giovane e ricchissimo Mervyn Wingfield, settimo Visconte di Powerscourt, aveva solo 21 anni quando, a metà ‘800, avviò importanti interventi di rinnovamento della dimora e del parco, con la realizzazione del lago, di un giardino giapponese e dei walled gardens, i classici giardini di stile britannico circondati da mura: ciò consentiva di coltivare specie particolarmente sensibili al vento, come gli alberi da frutto e una piccola vigna. Nell’insieme, Powerscourt assumeva così un aspetto particolarmente ricco, con evidenti richiami non solo all’Italia ma anche ai giardini di Versailles e al castello di Schönbrunn a Vienna. Passarono i decenni e nel 1961 la famiglia Wingfield vendeva la grande proprietà ai Slazenger, proprietari di una celebre marca di prodotti sportivi: il brand Slazenger è presente sulle palle da tennis del torneo di Wimbledon fin dal 1902. Ma la storia non finisce per i Wingfield: una delle sorelle Slazenger sposò proprio il 10° Visconte di Wingfield, e la famiglia è tuttora proprietaria del parco e della dimora. Devastata da un incendio nel 1974, fu ricostruita e oggi è parzialmente aperta al pubblico.
Giardini straordinari
Tra i viali eleganti, il lago, le fontane e i boschetti con alberi secolari sono passati visitatori celebri: capi di Stato, la regina Elisabetta, Grace Kelly che, si dice, abbia ballato una notte intera nella lussuosa sala delle feste prima di diventare la Principessa di Monaco, e perfino il grande regista Stanley Kubrik che qui girò il film Barry Lindon. Una delle scene chiave di Excalibur, con Liam Neeson, è stata filmata sulle rive del lago. Statue maestose coperte di muschio, cancelli in ferro battuto artistico ed elementi tipici del giardino rinascimentale caratterizzano la serie di scalinate che portano al lago, mentre intorno si aprono radure e boschetti nei quali si possono rilevare oltre 200 specie di alberi e arbusti, tra i quali alcuni grandi esemplari di rododendri arborei di origine prevalentemente himalayana. Faggi enormi, querce poderose, altissimi larici e diverse specie di pini raccontano la lunga storia della dimora, essendo vecchi di oltre 200 anni. Particolarmente affascinanti sono le sequoie californiane, che hanno trovato qui condizioni ambientali perfette. Non mancano i tassi, che proteggono i viali ombreggiandoli con le loro larghe chiome sempreverdi. Lo scorcio più spettacolare è quello che si può contemplare dalla terrazza principale collegata alla dimora e lunga ben 244 m: da qui si può ammirare uno splendido panorama.
Un angolo giapponese
Molto suggestivo è il giardino giapponese creato dai Wingfield nell’800: un’oasi di pace assoluta, un paradiso nascosto che accoglie piccoli laghetti, ponticelli in legno, stagni rocciosi con piante acquatiche, pagode, piccole fontane e composizioni floreali di grande bellezza. Il gorgogliare del ruscello infonde serenità e dolcezza. In primavera, azalee e rododendri portano colore in questo giardino che nel resto dell’anno rimane sempre affascinante per la presenza dei sempreverdi e dei manufatti in pietra coperti da un folto muschio scintillante di gocce d’acqua.
I walled gardens, patrimonio di erbacee perenni
Lunghissimi e ricchissimi, i walled gardens fanno parte delle migliorie ottocentesche e sono oggi particolarmente ben curati; ospitano un centinaio di specie di erbacee e piccoli arbusti che offrono il loro periodo di bellezza da marzo a novembre. Inizialmente dedicati alle piante destinate al consumo alimentare (orto, aromatiche e molte specie da frutto, tra cui anche vite e agrumi in vaso), furono poi trasformati in giardino di erbacee da Lady Powerscourt. Le piante sono disposte sui due lati del lungo percorso fino al grande cancello in ferro battuto artistico, che viene dalla Cattedrale di Bamberg in Germania.
Powerscourt oggi, tra feste e turismo
Ogni giorno centinaia di turisti e di appassionati da ogni parte del mondo visitano i giardini e la dimora, che ospita spesso matrimoni importanti, feste ed eventi internazionali. Un piccolo esercito di giardinieri cura la manutenzione del parco e delle alberature storiche; una serie di serre consente di riprodurre in loco le annuali e le perenni che vengono rimpiazzate stagionalmente per mantenere perfette le diverse zone del vastissimo giardino. Particolare cura è dedicata ai manti erbosi: il clima umido dell’Irlanda fa la sua parte, ma solo la competenza di specialisti ha permesso di ottenere e mantenere superfici erbose che farebbero la gioia di un campo da golf. Che, comunque, non manca: nei 400 ettari complessivi che ancora oggi sono di proprietà degli eredi Wingfield-Slazenger c’è una prestigiosa Golf Academy, è il golf club premiato come il migliore d’Irlanda nel 2014.
Ma se non giocate a golf potrete sempre concedervi una notte nel lussuoso Powerscourt Hotel, un picnic sulle rive della cascata o un pranzetto delizioso nel Avoca Terrace Cafè, considerato uno dei migliori dell’Isola.