Ailanto

Ailanthus altissima

  • Famiglia: Simaroubaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Alberi e arbusti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: > 12 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: > 8 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Chiamato anche albero del cielo, albero del paradiso, albero del sole, ailanto della Cina, è originario delle zone temperate della Cina. Introdotto in Europa nel ’700 come pianta da giardino, è sfuggito un po’ ovunque, dall’Inghilterra all’Europa mediterranea. Raggiunge i 25 m d’altezza e i 12 m di diametro della chioma. In giugno produce pannocchie verdastre di fiori con profumo gradevole. I frutti sono samare lanceolate.

Consigli di coltivazione

Robusto e rustico, tollera ogni genere di avversità senza veder compromesso il suo vigore: gelo, neve, caldo torrido, solleone, inquinamento urbano ed extraurbano, potature drastiche e capitozzature ecc. è quindi coltivabile dalle rive del mare fino ai 1.000 m sulle Alpi. Si adatta a ogni tipo di suolo ed esposizione, non necessita assolutamente di concime. Caratterizzato da crescita rapidissima e robuste radici pollonifere, attecchisce ovunque: può essere indicato per consolidare scarpate o dove serva molta ombra in pochi anni, ma tende a divenire infestante, per la capacità pollonante e l’enorme numero di semi. L’uso come pianta ornamentale è limitato a causa dell’odore sgradevole delle foglie.

Da non dimenticare

Può capitare di vederlo nascere spontaneamente in un vaso, in balcone. In questo caso c'è da tenere a mente che non è adatto alla coltivazione in vaso perché è provvisto di una forza straordinaria e in poco tempo le sue radici spaccheranno il vaso.

Ailanto: come e quando irrigare

L'ailanto cresce ai bordi delle strade, talvolta nello spazio tra il marciapiede e la carreggiata o nelle spaccature dell'asfalto. Questo è utile a far capire quanto poco sia esigente in termini di acqua, anzi, resiste senza irrigazioni fin da giovane. Per essere sicuri di mantenerlo sempre in salute, si può irrigare di tanto in tanto nei mesi più caldi.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).


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