Tarassaco

Taraxacum officinalis

  • Famiglia: Asteraceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -20 | -15 °C
  • Altezza: < 0,1 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Il tarassaco (Taraxacum officinalis) è una piccola erbacea perenne più nota con il nome di “dente di leone”. Ha radice fittonante carnosa, foglie oblunghe e frastagliate disposte a rosetta, vistosi capolini gialli da febbraio a ottobre, che poi virano nei tipici “soffioni”, le tipiche sfere lanuginose che disperdono gli acheni al vento per consentire la disseminazione. Tanto diffuso da risultare quasi infestante, lo si trova facilmente nei campi, negli incolti, ai bordi dei sentieri dal mare fino ai 2000 m di altitudine. 

Consigli di coltivazione

Rusticissimo, il tarassaco si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, con una predilezione per quelli ricchi di materia organica. Cresce bene al sole come alla mezz’ombra, teme solo i suoli troppo umidi, mentre resiste bene ai climi asciutti. Si semina in primavera in piena terra, poi si diradano le pianticelle al comparire delle prime foglie, lasciando 10 cm tra una pianta e l’altra. Non esige cure particolari, tranne le irrigazioni costanti durante la germinazione. Le foglie si raccolgono prima della fioritura, gli steli fiorali in piena fioritura e le radici al termine.

Da non dimenticare

Le foglie, ricche di vitamine (A, B, C, D) e sali minerali, si mangiano crude in insalata. La radice può essere essiccata e i boccioli si possono conservare sott’aceto o sotto sale e utilizzare come i capperi. Prezioso per disintossicare il fegato e rigenerare l’organismo, ha virtù depurative, lassative, diuretiche e contrasta l’anemia.

Tarassaco: come e quando irrigare

Il tarassaco è una pianta rustica che non richiede un regime di irrigazioni particolare; cresce spontaneamente in tutta la penisola, ed è quindi adattata perfettamente alle condizioni climatiche italiane. Tuttavia, se si desidera una produzione abbondante, è bene innaffiare periodicamente e non lasciare che la pianta resti a lungo in condizioni di siccità.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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