Lavanda

Lavandula angustifolia

  • Famiglia: Lamiaceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Per piante mediterranee, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Fra le piante aromatiche simbolo della zona mediterranea, delle cui zone aride è originaria, la lavanda (Lavandula angustifolia) oggi è molto richiesta per la sua versatilità: si coltiva in vaso, in piena terra (fino alla Val Padana compresa), nei giardini rocciosi, in riva al mare sulla sabbia, e si fa apprezzare non solo per la splendida fioritura blu, in maggio-luglio, ma anche per il bel fogliame perenne di colore grigio, che forma effetti di contrasto gradevoli anche durante l’inverno. Del profumo che emana (e che aiuta a scacciare le zanzare) e dell’impiego delle spighe per profumare la biancheria tutti sono a conoscenza. Non tutti sanno che i fiori e le foglie giovani della lavanda si possono utilizzare in cucina, per dare un aroma particolare a pietanze salate, dolci e ai liquori.

Consigli di coltivazione

I terreni aridi e secchi, anche sassosi e calcarei, sono i prediletti da questa pianta, che ha poco bisogno di nutrimento se coltivata in piena terra. In vaso invece, è necessario apportare un po’ di concime a lenta cessione in autunno e in primavera. La potatura si effettua dopo la fioritura, tagliando non solo le spighe appassite, ma anche i rami troppo cresciuti o fuori sagoma. In inverno, nelle zone fredde, bisogna proteggere il piede con paglia, foglie secche, trucioli ecc., mentre i vasi vanno ritirati in serra fredda.

Da non dimenticare

Non ama gli spostamenti: la posizione scelta, in giardino, deve essere quella definitiva, dove potrà vivere anche 20 anni.

Lavanda: come e quando irrigare

In piena terra richiede acqua soltanto nel pieno dell'estate, mentre in vaso è necessario curare l’irrigazione durante tutta la bella stagione perché i contenitori esposti al sole tendono ad asciugarsi molto velocemente. Con un po' di attenzione ai ristagni idrici ed evitando periodi di siccità prolungati, questa pianta si manterrà bella tutto l'anno.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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