Piccola e graziosa erbacea da rizoma, Achimenes longiflora appartiene alla famiglia delle Gesneriaceae. Molto delicata, è adatta alla coltivazione in appartamento, mentre all’aperto può sopravvivere solo nei climi miti. I fusti prostrati, lunghi 30 cm, la rendono molto decorativa nei panieri appesi su balconi e terrazzi. Ha piccole foglie ovali verde scuro e innumerevoli fiori a calice, larghi 5 cm, di vari colori, dal bianco al rosa, dal rosso viola, per tutta l’estate.
Consigli di coltivazione
Vuole una posizione riparata, calda e luminosa, ma protetta dai raggi diretti del sole. I tuberi si piantano tra febbraio e aprile, in terriccio torboso, mantenendo una profondità minima, di circa 2 cm, e una distanza di circa 3 cm l’uno dall’altro. Durante la fioritura si somministra una piccola dose di concime per piante settimanalmente. Si moltiplica per seme, per talea o per divisione dei rizomi.
Da non dimenticare
Achimenes longiflora ama la luce e il caldo: tenetela in un luogo dove la temperatura invernale non scenda al di sotto dei 16°C.
Achimenes: come e quando irrigare
Achimenes longiflora richiede annaffiature costanti durante tutta la fase vegetativa, che va dalla primavera all'autunno. Nei periodi più caldi è bene innaffiare spesso, senza mai lasciare la pianta in condizioni di stress. L'acqua va fornita il più possibile vicino al terreno, in modo da non bagnare foglie e fiori. Una volta che la fase vegetativa è finita è bene tagliare i fusti e sospendere totalmente le irrigazioni.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.