Nerine

Nerine bowdenii

  • Famiglia: Amaryllidaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale
  • Larghezza: < 0,1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Pianta con radice bulbosa, classificata dai botanici come stretta parente di Amaryllis, la Nerine bowdenii forma a fine estate un bel cespo di foglie con uno stelo fiorito al centro che porta fiori in numero variabile, corolle rosa o porpora; è utilizzata anche come pianta per fiori recisi.

Consigli di coltivazione

La Nerine non è rustica e mal sopporta il freddo, così come non sopporta le forti piogge e il terreno troppo bagnato. Va piantata all’aperto solo nelle regioni del Sud Italia, dove l'inverno è più mite e non si temono gelate primaverili. Predilige una posizione soleggiata, su terreno sabbioso e ben drenato. Ha bisogno di poco concime, solo nel periodo di partenza della nuova vegetazione è utile fornire un poco di concime liquido per piante da fiore.

Da non dimenticare

Facile moltiplicare la Nerine utilizzando i bulbilli che si formano vicino alla radice: si staccano e si pongono in vasetti con terra mista a sabbia, da tenere sempre appena umida.

Nerine: come e quando irrigare

Nerine bowdenii richiede irrigazioni regolari e non eccessive durante tutto il periodo di crescita, per poi togliere completamente l’acqua durante il periodo invernale. 

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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