Acidanthera

Acidanthera

  • Famiglia: Iridaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -5 | 1 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Universale, Per piante verdi
  • Larghezza: < 0,1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Questa delicata bulbosa è coltivata per i bellissimi fiori estivi a forma di stella, fragranti, larghi 5 cm, bianchi con una macchia purpurea al centro. Compaiono, nel numero di 6 o 7 per ogni stelo, da luglio a settembre e sono splendidi anche come fiori recisi. Fa parte della famiglia delle Iridacee, bulbose che decorano appartamenti e giardini con il bel fogliame nastriforme, lungo, appuntito, verde chiaro. All’aperto, è da riservare a climi miti e temperati. Si coltiva anche in vaso.

Consigli di coltivazione

Si sviluppa da piccoli bulbi carnosi, da interrare in primavera, in gruppi di 10-12, a una profondità di 10-12 cm circa. Cresce bene in qualsiasi tipo di terreno, purché ben drenato, al sole o in mezz’ombra. Dopo la fioritura, prima delle gelate, nei climi freddi si estirpano le piante e si fanno essiccare in ambiente asciutto e caldo. Si staccano i nuovi bulbi e si conservano in un locale secco e fresco, coperti di sabbia, fino alla primavera successiva. In clima mite, si possono lasciare nel terreno. Cresce bene anche in vasi del diametro minimo di 15 cm, rinvasando ogni anno in febbraio-marzo.  

Da non dimenticare

Per un bell’effetto va piantata in gruppi. La specie A. bicolor, che proviene dall'Abissinia, è particolarmente ricercata per la bellezza dei grandi fiori bianchi con il centro viola, oltre ad essere la più rustica e robusta di questo genere.  


Acidanthera: come e quando irrigare

Essendo una tipica bulbosa, va innaffiata regolarmente durante la fase vegetativa, che va dalla primavera all'autunno; è bene evitare di porre la pianta in condizioni di stress idrico, per prolungarne la bella fioritura.

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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