Oxalis

Oxalis acetosella

  • Famiglia: Oxalidaceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: 1 | 5 °C
  • Altezza: < 0,1 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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L’oxalis (chiamata talvolta con il nome di acetosella) è una graziosa piantina, perenne grazie al rizoma ramoso, dal quale si dipartono lunghi piccioli (10-15 cm) che portano foglioline trilobate simili a quelle del trifoglio, di colore verde tenero o striato di viola o completamente viola-porpora a seconda delle varietà. I fiori, a forma di calice, hanno cinque sepali e cinque petali, di colore bianco, bianco rosato con striature più scure, rosa intenso in base alle cultivar; appaiono in aprile-maggio. È anche spontanea in boschi e prati dell’Italia centro-settentrionale. In giardino pochi rizomi producono in 4-5 anni grandi macchie di foglie e fiori, ma vive discretamente anche in vaso, purché in terracotta e piuttosto grande.

Consigli di coltivazione

Si sviluppa meglio in mezz’ombra ma non teme il pieno sole, soprattutto in piena terra. Si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, pur preferendo quelli leggeri e poveri di calcio. I rizomi si mettono a dimora in novembre oppure in marzo. La concimazione non è indispensabile, ma è possibile distribuire un po’ di concime a lenta cessione in autunno, sia in terra sia in vaso. Solo se coltivata in contenitore, questo va ricoverato in cantina durante l’inverno nelle zone dove la temperatura scende sotto i –5 °C. La parte aerea muore in novembre per spuntare nuovamente in marzo.

Da non dimenticare

Nella specie a foglie verdi e fiori rosa carico le foglie fresche si possono utilizzare in cucina, aggiungendole all’insalata a cui forniscono una delicata nota acidula.


Oxalis: come e quando irrigare

L'oxalis è piuttosto rustico, si annaffia sufficientemente e con regolarità solo se non piove a sufficienza, soprattutto durante il periodo di fioritura, poi per tutta l’estate sarà sufficiente mantenere il terreno umido. In vaso richiede irrigazioni più frequenti sia in fase di fioritura che dopo. Questa pianta sopporta senza problemi periodi di siccità anche prolungata, ma le foglie assumono un portamento strisciante, come se fossero sfinite dal caldo: è un sistema naturale che la pianta adotta per far fronte alla scarsità d'acqua, basterà quindi ricominciare ad irrigare per vedere la pianta formare nuovamente il caratteristico cespo.

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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