Glossario

Le parole e i significati da conoscere

Ecologia
dal greco oikos, casa, e logos, discorso. ΦΈ la scienza che studia l’ambiente, la "Casa" di tutti noi, nella sua totalità, cioè analizza i rapporti fra gli organismi viventi e l’habitat inanimato che li accoglie (cioè gli ecosistemi). Nata per valutare gli ambienti naturali, oggi l’ecologia si applica allo studio anche di ambienti "innaturali" come le città e perfino le singole abitazioni.
Ecosistema
è l'insieme dei rapporti fra gli organismi viventi (biocenosi, data da piante e animali) e l'habitat inanimato che li accoglie (biotopo). Ogni biotopo, in base alle sue caratteristiche, consente la sopravvivenza di una diversa biocenosi, che a sua volta influisce sul biotopo in cui si trova modificandolo, generalmente in senso positivo (negli ecosistemi naturali). I due tipi principali di ecosistema sono quello terrestre e quello d'acqua, entrambi suddivisibili in numerosi ecosistemi più ristretti (per esempio, l'ecosistema campestre, l'ecosistema marino, l'ecosistema montano, l'ecosistema di palude, ecc.). Fra gli ecosistemi "innaturali" rientra anche l'ecosistema di città. La scienza che studia gli ecosistemi è l'ecologia.
Ecotipo
pianta appartenente a una specie rispetto alla quale possiede qualche carattere morfologico (e quindi genetico) leggermente diverso in risposta a uno stimolo derivante dall'ambiente. Per esempio, la mela Annurca, originaria della Campania dove si presenta piccola, schiacciata, color rosso intenso e molto saporita, se coltivata nel Nord Italia risulta più grossa, allungata, rosso chiaro e poco gustosa.
Edafica
propria del terreno.
Effetto lente
è causato dalle goccioline d’acqua appoggiate sulle foglie quando vengono colpite dai raggi solari. Determina l’ustione del tessuto fogliare.
Eliofila
specie che ama il sole, i cui raggi anche intensi non provocano danni ma anzi favoriscono lo svolgimento dei processi vitali della pianta, che utilizzano ben il 90% dell’energia solare. All’opposto troviamo le piante cosiddette “sciafile”, cioè “amanti dell’ombra”, alle quali basta un 5-10% dell’irradiazione totale. In mezzo fra le due categorie estreme sta la maggior parte dei vegetali, definiti perciò “tendenzialmente sciafili o eliofili”. In linea di massima, le piante giovani sono piuttosto sciafile e quelle adulte tendenzialmente eliofile, ma non è raro che una specie sciafila a Palermo divenga eliofila a Bolzano per sopperire alla minore insolazione della latitudine nordica.
Emicriptofite
erbe perenni o bienni che portano le gemme a livello del suolo, ben protette dalle foglie, dalla neve e dal calore del suolo; molto resistenti e tipiche dell’emisfero boreale (il nostro)
Endemico
tipico di una determinata zona o regione geografica circoscritta, e pertanto presente solo in essa e non oltre.
Endocarpo
parte più interna (centrale) del frutto, racchiusa dall’epicarpo e dal mesocarpo, delegata a ospitare e proteggere i semi.
Epicarpo
parte più esterna del frutto (in genere la buccia), avente il compito di proteggere la polpa (mesocarpo) e i semi (endocarpo).
Epifita
dal greco epì fiton, “che sta sopra una pianta”. L’esempio tipico sono alcune orchidee e le tillandsie (“piante mangiafumo”).
Epigeo
che cresce o sta sopra il livello del terreno.
Equilibrio ecologico
l'equilibrio verso il quale la natura (l'ecosistema) tende sempre in modo spontaneo. In un ambiente, in un ecosistema, è necessario che tutti gli elementi che lo compongono siano in equilibrio fra di loro e con il clima, cioè il terreno deve contenere una sufficiente quantità di minerali per nutrire un determinato quantitativo di piante, delle quali si ciba un certo numero di animali erbivori che a loro volta vengono mangiati da un determinato numero di predatori. Se l'ecosistema è in equilibrio e non intervengono fattori di disturbo, può rimanervi per sempre. Ma spesso si verificano modifiche (dovute in genere all'uomo) che, per esempio, impoveriscono la terra, o riducono le piante, o eliminano parte degli erbivori o dei carnivori. In qualunque punto agisca il disturbo, l'equilibrio è compromesso per tutti gli elementi in gioco, perché lo squilibrio che si crea si ripercuote su tutta la catena alimentare. E la natura cercherà in tutti i modi di ripristinare l'equilibrio.
Erbe cespitose perenni
sono le tipiche graminacee (sesleria, nardi, festuche) e carici da pascolo alpino, dal portamento a ciuffo, con foglie corte e rigide, abbastanza gradite a mucche e cavalli all’alpeggio. Oggi sono di gran moda come specie a bassa manutenzione per il giardino.
Ermafrodita
organismo o parte di esso avente nella medesima struttura gli organi riproduttivi di entrambi i sessi. La grande maggioranza dei fiori è ermafrodita, portando nel singolo fiore sia gli stami con le antere contenenti il polline (organi maschili), sia il pistillo (organo femminile formato da stimma, stilo e ovario con gli ovuli).
Esoscheletro
gli insetti, invertebrati, sono privi di scheletro osseo, al posto del quale hanno uno scheletro esterno chitinoso, cioè di un materiale rigido analogo a quello che compone le nostre unghie. Poiché il corpo dell'insetto continua ad accrescersi fino alla maturità, man mano che le dimensioni aumentano, l'esoscheletro diventa stretto, e l'animale lo deve cambiare, sostituendolo al di sotto con il nuovo, più grande. 
Essenze volatili
queste essenze, oltre alla funzione termoregolatrice, hanno il compito di allontanare, con il loro aroma, i fitofagi che potrebbero altrimenti essere tentati dall’affondare i denti nelle foglie verdi. Sono tipiche delle piante aromatiche.
Eterotrofi
organismi incapaci di produrre da soli l'energia necessaria al proprio sostentamento. Si tratta in genere degli animali, che devono pertanto approvvigionarsi da fonti alimentari come le piante (eterotrofi erbivori) o gli altri animali (eterotrofi carnivori).
Evapotraspirazione
la quantità di acqua che traspira dalla pianta, evaporando, a causa della temperatura elevata dell'ambiente circostante.