Glossario

Le parole e i significati da conoscere

Ibridazione
fecondazione che avviene mediante polline di altra varietà, per ottenere una nuova cultivar (si protegge con un cappuccio il fiore da fecondare, si preleva il polline desiderato e lo si applica con un pennellino sul fiore liberato).
Ibrido
organismo vegetale o animale derivante dall’incrocio fra due specie diverse. ָ un evento relativamente frequente in natura fra le specie vegetali, mentre è operato dall’uomo fra specie animali (es. l’ibridazione fra asino e cavallo). In genere l’organismo che ne deriva è sterile (es. mulo e bardotto), quindi non può essere utilizzato per la riproduzione: il principio vale anche per i vegetali.
Ife
tipiche dei funghi, sono sottili filamenti sparsi nel terreno a formare il micelio (paragonabile alle radici), o raggruppati a dare il corpo fruttifero, o carpoforo, cioè il fungo visibile e, all'interno di esso, a costituire l'imenio, cioè l'organo riproduttivo che produce le spore.
Impalcatura
la posizione dalla quale si dipartono due branche (rami) opposte dal tronco principale secondo assi orizzontali che si succedono in altezza. Il primo palco è il più basso, seguito dal secondo, e così via.
Impianto a filare
piantagione delle piante l’una in fila all’altra, a distanza regolare. Consigliabile per piante di ridotte dimensioni e con portamento tendenzialmente colonnare, o in caso di spazio limitato e disposto per il lungo.
Impianto a quadrato
le piante sono sistemate a distanza uguale le une dalle altre sia in una direzione che nell’altra, e alla stessa distanza si possono aggiungere via via o in entrambe le direzioni, se il terreno è grande, o in una sola direzione se è invece stretto.
Impianto a quinconce
le piante sono sistemate a distanza uguale le une dalle altre, ma con distanze un po’ superiori rispetto a quelle richieste dal quadrato, perché nel mezzo del quadrato si trova una quinta pianta, e pertanto la piantagione è a cinque anziché a quattro. A seconda poi della conformazione dell’appezzamento (come sopra) si ha un’aggiunta in una sola direzione o in due o più.
In copertura
in presenza di piante. Si riferisce in genere alla concimazione, da somministrare quando le piante sono ben sviluppate, e non al terreno nudo.
In tempera
riferito a un terreno il cui grado d’umidità è tale da fornire le migliori condizioni per la lavorazione. Non è né troppo bagnato, né troppo asciutto.
Incompatibile
detto di portinnesto o innesto, che possiedono caratteristiche tali da manifestare un’impossibilità a sopravvivere rispettivamente in un dato terreno o in contiguità di tessuti con il portinnesto. Detto anche del polline, che non è in grado di fecondare ovuli della stessa pianta e varietà.
Infeltrimento del prato
rete di residui organici vegetali che si forma alla base dei culmi d'erba, soffocandoli e rallentando le possibilità di scambio tra il terreno e l'ambiente aereo.
Infiorescenza a spiga
numerosi fiori disposti senza picciolo lungo un asse.
Infrangimento
operazione che consiste nella spezzatura dei succhioni per inattivarli o dei rami per aumentare la produzione di fiori (rododendro) o frutti (limone).
Innesto
vedi Marza, Occhio.
Intacco, intaccatura
operazione che si effettua in inverno, tagliando e asportando un piccolo cuneo di corteccia, sopra o sotto la gemma di un ramoal di sopra per provocare lo sviluppo della gemma, al di sotto per ridurlo.
Internodo
porzione di ramo compresa fra un nodo e il successivo. Ha solo la funzione vegetativa di accrescimento in lunghezza del ramo stesso, ma non contiene nessuna parte di tessuto atta alla propagazione della pianta, a differenza del nodo. ָ bene che l’internodo non sia troppo lungo, perché spesso è indizio di filatura per mancanza di luce o per soverchio vigore.
Introdotto
quando una specie, vegetale o animale, non è originaria della zona in esame, ma viene immessa in quel dato territorio, si dice che è "introdotta" o "alloctona".
Invaiatura
cambiamento di colore del frutto, che segna il passaggio dalla fase acerba a quella di maturazione, nella quale esso assume il colore definitivo.
Inzaffardatura
procedura riguardante i fruttiferi (ma anche rosai o altri arbusti) a radice nuda. Appena prima della piantagione, se ne immerge per una decina di minuti l’apparato radicale in un secchio contenente una miscela di acqua, terra fertile e letame (1:1:1), con lo scopo di rivitalizzare le radici e nutrirle in questo momento delicato.
Ipogeo
che cresce sottoterra, sotto il livello del terreno.
Irrigazione a goccia
sistema d’irrigazione costituito da sottili tubi esterni che raggiungono tutte le piante, in corrispondenza del cui colletto è situata un’apertura nel tubo (forellino o gocciolatoio) attraverso la quale esce l’acqua. ָ un sistema che consente di irrigare anche con bassa pressione dell’acqua e scarsa portata, perché non richiede la fuoriuscita di un fiotto continuo, bensì di singole gocce per un tempo prolungato. La posa in opera e la manutenzione sono abbastanza dispendiose, ma vengono in seguito compensate da un notevole risparmio idrico, perché l’acqua erogata raggiunge direttamente la pianta.
Irrigazione a pioggia
sistema d’irrigazione costituito da tubature interrate dalle quali, a distanza prestabilita e regolare, emergono irrigatori soprachioma o sottochioma (più consigliabili perché consentono un minore dispendio d’acqua, che raggiunge direttamente il terreno) dai quali l’acqua si diffonde a getto continuo o spezzato. Sebbene sia un sistema meno costoso per posa in opera e manutenzione, comporta una notevole spesa in termini di acqua consumata, che è certamente maggiore rispetto a quella effettivamente ricevuta dalle piante coltivate.