Glossario

Le parole e i significati da conoscere

Salinità
parametro che esprime la concentrazione di sali solubili nel terreno e viene normalmente determinato attraverso la misurazione della conducibilità elettrica. Una salinità troppo elevata comporta una riduzione dell’assorbimento idrico, uno sviluppo stentato delle piante e, molto spesso, la comparsa di fenomeni di fitotossicità, causati da concentrazioni eccessive di elementi come sodio, cloro, ecc.
Saprofita
fungo che si nutre di sostanza organica morta, decomponendola e permettendo il ricircolo della materia.
Sarmentosa
i cui fusti sono dotati di aculei per arrampicarsi.
Scacchiatura
in primavera, operazione preventiva di asportazione dei germogli in soprannumero, per rafforzare le gemme restanti.
Scapo fiorale
stelo che porta i fiori, generalmente raggruppati in infiorescenze su di un unico scapo.
Scasso
lavorazione straordinaria del terreno da eseguirsi qualche mese prima della piantagione di alberi o arbusti che producono frutti. Deve raggiungere almeno i 40 cm di profondità se il terreno è sciolto o se si pianteranno arbusti, e gli 80-100 cm quando il terreno è argilloso o per piantare alberi.
Scheletro
quantità di pietrisco nel terreno.
Sciafila (umbrofila)
pianta che si trova bene all'ombra, cioè in una collocazione a nord, nord-est o nord-ovest, perché abbisogna di poca luce per vivere.
Sclerenchima
particolare tessuto meccanico, costituito da sovrabbondanza di fibre di lignina, fortemente cellulosiche, avente il compito di sostenere, di mantenere eretto il vegetale. Sono tipicamente costituiti da tessuti sclerenchimatici il tronco e i rami di tutte le piante legnose.
Sclerofille
foglie sempreverdi che, per resistere principalmente alla calura estiva senza disseccarsi e appassire, sono divenute coriacee e resistenti grazie alla presenza di cellule sclerenchimatiche, cioè dalla parete ispessita e indurita.
Semenzale
piantina che si è appena sviluppata da seme.
Senescenza
fase terminale della vita di una pianta o di una sua parte, durante la quale i tessuti incominciano a degradarsi, decomponendosi.
Sensibile
pianta non resistente alla presenza del patogeno, il quale le causa danni anche accentuati.
Sesto d’impianto
è la distanza di piantagione di specie arboree, da frutto o da legno. Le misure variano in base a diversi fattori, quali terreno, vigore della varietà e forma d’allevamento. In sostanza si ottiene una precisa geometria per la piantagione, la cui disposizione segue criteri di razionalità, di migliore utilizzo dello spazio disponibile, e di più agevole esecuzione delle operazioni colturali.
Sfemminellatura
si applica soprattutto alle piante di pomodoro, melanzana e peperone, ma anche alle Cucurbitacee. È un’operazione che si effettua quando la pianta incomincia a produrre i boccioli. Consiste nell’eliminare tutti i getti laterali che si formano all’ascella fra i rami e il fusto.
Siconio
falso frutto del fico, che ha origine dal ricettacolo fiorale, a forma quasi di pera, il quale si ingrossa, arricchendosi di sostanze zuccherine, e contiene dentro di sé numerosissimi frutti, che erroneamente chiamiamo semi.
Silique
frutti secchi simili per forma ai legumi, ma con un processo di formazione leggermente diverso.
Simbionte
fungo il cui micelio è incuneato (micorriza) in radici di alberi vivi, da cui ricava zuccheri fornendo in cambio acqua e minerali. 
Simbiosi mutualistica
quando due o più organismi vivono in uno stretto rapporto di dipendenza scambiandosi vicendevolmente sostanze utili o fornendo l'uno all'altro un qualche tipo di vantaggio. 
Sistematico
modalità di classificazione delle piante che inquadra ogni genere e specie in famiglie e ordini posizionati in base al loro grado evolutivo. Per esempio, i ranuncoli stanno all’inizio della sistematica delle Angiosperme, mentre le orchidee ne chiudono la scala.
Sistemico
proprio di un fitofarmaco che, pur essendo assorbito da un solo organo della pianta (es. le radici o le foglie), viene poi traslocato mediante la linfa in tutti i distretti della pianta, proteggendoli nei confronti di attacchi dei patogeni.
Soglia di tolleranza
livello di presenza di un’avversità che crea un danno economico sulla coltura almeno pari o superiore al costo dell’intervento di difesa.
Sostanza organica
sostanza complessa, formata da composti di carbonio, idrogeno, ossigeno, (azoto), che in questo caso è presente nel terreno sotto forma morta, per esempio fogliame e rami in decomposizione, ecc. Verrà perciò decomposta dai microrganismi del terreno, per ritornare sostanza semplice, cioè singoli elementi o sali minerali. Fra i microrganismi decompositori ci sono i funghi saprofiti, i batteri, i lombrichi, i millepiedi, i porcellini di S. Antonio, le lumache, ecc. Questi microrganismi alimentandosi con la sostanza organica morta la scompongono in elementi minerali che vengono restituiti al terreno mediante le escrezioni, divenendo così disponibili per le radici delle piante.
Sostanze di riserva
principalmente carboidrati (amidi), necessari per la sopravvivenza della pianta allorquando, per svariati motivi, non è in grado di fotosintetizzare.
Sostanze umettanti
facilitano la penetrazione dell'acqua nei terreni aridi o compatti; si usano all'inizio o alla fine della stagione.
Sovescio
la coltivazione, durante i tempi morti (cioè senza coltivazioni), di specie capaci di restituire azoto al terreno, come le leguminose (compresa l’erba medica), la senape e il crescione. Poco prima di ricominciare a coltivare il terreno, si incorpora a esso la coltura (sovescio). Può essere totale, se vengono interrate le piante intere, o parziale, se si interra solo parte di esse e la restante viene utilizzata come foraggio.
Sovrinnesto
capita che tra il portinnesto (scelto in base alle caratteristiche compatibili con quelle del terreno) e la varietà innestata (scelta per il gradimento) possa esserci una disaffinità (vedi). In questo caso è necessario sovrinnestare il portinnesto con una varietà compatibile con la varietà finale prescelta e poi sul sovrinnesto innestare a breve distanza la varietà desiderata.
Spadice
infiorescenza a spiga, cioè con fiori disposti simmetricamente all’asse e attaccati a esso (senza peduncolo), ma con asse carnoso e ingrossato.
Specie pioniera
organismo (batterio, pianta o animale) di poche esigenze, il che consente la sopravvivenza in ambienti inospitali per altre specie più evolute. Per esempio, certi tipi di batteri sopravvivono fino a -40 °C e altri sino a +80 °C, i pini in generale si insediano laddove nessun'altra pianta si azzarderebbe per povertà del suolo o per avversità climatiche, i millepiedi possono vivere anche in anfratti polverosi dove il terreno è quasi inesistente. Le specie pioniere inoltre, a fine ciclo, arricchiscono l'ambiente di sostanze che favoriscono l'arrivo di specie un po' più esigenti, permettendo così l'evoluzione dell'area.
Specie ruderali
specie che hanno sviluppato adattamenti ad ambienti ricchi di sostanza organica (in genere lasciata dall’uomo sotto forma di rifiuti di vario tipo) ma fortemente disturbati (cioè con calpestamento o movimento di terra frequenti).
Speronatura
formazione di rami corti, con due-tre gemme, su un ramo.
Spora (batterica)
forma di resistenza mediante la quale l’organismo supera un periodo di condizioni sfavorevoli alla sua sopravvivenza in forma vivente. La spora è caratterizzata infatti da una parete esterna molto spessa, che isola completamente l’organismo al suo interno, consentendogli entrare in una fase di dormienza, di "letargo" (se paragonato all’analogo fenomeno animale). Quando le condizioni ambientali ridiventano favorevoli, l’involucro esterno si scioglie e il batterio ritorna vitale in tutte le sue funzioni.
Spora (fungina)
cellula riproduttiva analoga per funzione ai semi delle piante superiori, in grado di resistere per un certo tempo in condizioni ambientali avverse (cioè, generalmente, siccitose); si forma nell’imenio, l’intreccio di ife nel cappello del fungo. In ogni ambiente le spore fungine sono presenti a miliardi, ma poche sono quelle dannose e ancora più difficile è per queste ultime trovare l’ambiente adatto alla loro germinazione. Le spore dei funghi parassiti, trasportate dal vento e poi attivate dalla pioggia, dall’acqua d’irrigazione o dalla rugiada, sono pronte ad aggredire i fruttiferi soprattutto se le piante sono in condizioni (ambientali o sanitarie) non ottimali.
Spuntatura
asportazione di un tratto di ramo.
Stallàtico
vedi Letame.
Stoloni
fusti aerei, striscianti, con capacità di radicare ai nodi e in grado di produrre nuove piante. Gli stoloni sono fusti allungati che strisciano sul terreno e, ai nodi, segnalati da un grappolo di foglie, emettono radici dando origine a nuove piantine, diffondendosi così "a macchia d’olio".
Stolonifera e radicante ai nodi
gli stoloni sono fusti aerei allungati che strisciano sul terreno e, ai nodi, segnalati da un grappolo di foglie, emettono radici dando origine a nuove piantine, diffondendosi così "a macchia d'olio". 
Stomi
microscopiche aperture ovali situate di norma sulla pagina inferiore delle foglie, il cui movimento di apertura e chiusura è comandato da un complesso meccanismo basato sul turgore cellulare. Hanno il compito di aprirsi, di norma di giorno, per far entrare l’anidride carbonica indispensabile alla fotosintesi. Durante questa apertura tuttavia, è normale che fuoriesca per traspirazione un certo quantitativo d’acqua che evapora.
Stress idrico
situazione di stress da carenza d'acqua.
Suberosa
ispessita dalla deposizione di suberina sulle pareti cellulari delle parti più vecchie della pianta, cioè quelle più esterne. La suberina è una sostanza impermeabile, avente la funzione di ridurre l'evaporazione dell'acqua e di isolare dalle alte temperature dell'ambiente esterno (il sughero è un pessimo conduttore di calore).
Substrato
terreno, inteso come insieme di caratteristiche fisiche e chimiche.
Succhione
chiamato anche, impropriamente, “pollone”, è un germoglio proveniente dalla zona del colletto o della ceppaia di taluni alberi. Poiché i succhioni provengono soprattutto dal portinnesto, sono molto vigorosi e con andamento eretto: se si lasciano indisturbati, lignificano progressivamente a formare una sorta di cespuglio che toglie vigore all’innesto, portandolo progressivamente a morte.
Suffrutice
pianta perenne di piccola taglia, con gemme portate appena al di sotto del colletto, ben protette nel terreno, e con lignificazione della sola parte basale dei rami, mentre la parte superiore rimane di natura erbacea e può seccarsi durante l’inverno. Sono suffrutici la salvia, la lavanda, il rosmarino ecc.
Suoli salati
fra le analisi preliminari all’impianto del tappeto erboso, soprattutto nelle zone costiere è necessario il controllo della salinità del terreno, andando a ricercare in particolare i cloruri solubili in acqua. Altrettanto necessaria è l’analisi dell’acqua che si utilizza per l’irrigazione, poiché anch’essa potrebbe rivelare un contenuto di cloruro di sodio superiore alla norma.
Suoli silicei
le rocce silicee sono povere di carbonati danno origine nel tempo a suoli che in superficie presentano un pH abbastanza acido.
Syringing
“ciclo a siringa”, cioè la funzione di doccia rapida, indicata per raffrescare l’erba nelle ore più calde della giornata: il raffreddamento viene determinato sia dall’acqua traspirata sia dall’acqua evaporata. Gli irrigatori vengono attivati per uno-cinque minuti un paio d’ore prima dell’ora più calda della giornata, ed eventualmente anche due volte al giorno, se la calura lo rende necessario.